Toscana - Arezzo - Loro Ciuffenna
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Alcuni cenni sul comune di Loro Ciuffenna
Loro Ciuffenna (IPA: ['ǀoɾo t͡ʃu'ffenna]) è un comune italiano di 5 862 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana. Fa parte de "I borghi più belli d'Italia".
Geografia fisica
Territorio
Lo stesso argomento in dettaglio: Lago pliocenico del Valdarno Superiore.
Il comune di Loro Ciuffenna si trova nel Valdarno superiore, a circa 5 km di distanza in linea d'aria dalla riva destra dell'Arno. Il territorio, situato al margine di un antico bacino lacustre preistorico nel quale sfociava anticamente il torrente Ciuffenna, comprende il fondovalle del Ciuffenna, dove si trova il capoluogo, una serie di terreni a quota inferiore, dolcemente digradanti verso l'Arno (interessati dalle caratteristiche Balze del Valdarno) e una parte dei rilievi del massiccio del Pratomagno.
- Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
- Classificazione climatica: zona E, 2140 GR/G
- Diffusività atmosferica: alta, Ibimet CNR 2002
Flora e fauna
Il territorio comunale presenta caratteristiche di pregio naturalistico soprattutto a livello della fascia montana, attestate dalla designazione di un vasto sistema SIC-ZPS.[4] La macrofauna è caratterizzata da alcune specie particolarmente diffuse, quali il cinghiale, il capriolo (soprattutto alle quote più basse) e il daino, quest'ultimo sconsideratamente introdotto da qualche decennio a partire dalla Tenuta di San Rossore. Tra gli uccelli è interessante la presenza del biancone.
Clima
Il clima mostra caratteristiche fortemente variabili all'interno del territorio comunale, che dalla fascia dell'olivo raggiunge le quote più elevate di quella del faggio. Nel capoluogo la temperatura media mensile varia dai 5,3° di gennaio ai 24,1° di agosto, mentre la media annua delle precipitazioni è di 1014 mm (anni di riferimento dal 2009 al 2014).
- Statistiche meteo (stazione Piano di Loro)
Origini del nome
Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1050 come Loro, dal latino laurus ("alloro"), mentre Ciuffenna è il nome del torrente vicino, attestato nel 1037 come Iofinne e derivato dal nome di persona romano Clufennius di probabile origine etrusca. Il nome del torrente fu aggiunto a quello originario del paese nel 1863.
Storia
Situata lungo l'antica via di collegamento fra Arezzo e Fiesole, l'area sulla quale sorge oggi Loro Ciuffenna fu abitata anticamente dagli Etruschi, come esplicitato da Tito Livio nel XII libro della sua opera Ab Urbe Condita Libri, nonché dalla stessa toponomastica del luogo (il nome del torrente che attraversa il paese, Ciuffenna, è di indubbia provenienza etrusca, così come quello della vicina località di Gropina, probabilmente derivazione dall'etrusco Krupina).
Con la lastricazione della via consolare Cassia Vetus gli insediamenti etruschi videro un fiorire dei commerci e degli interscambi culturali che favorirono urbanizzazione e sviluppo sociale. Il progressivo abbandono dell'arteria, sostituita verso la fine del II secolo a.C. dalla più pratica e diretta Cassia Adrianea (passante per il fondovalle) produsse una generale emarginazione delle comunità sviluppatesi sulle colline, in favore dei centri più vicini alla nuova linea di comunicazione.
Alla caduta dell'Impero romano d'Occidente le comunità site nell'altopiano valdarnese passarono a fasi alterne sotto Bizantini e Longobardi. Di queste dominazioni rimangono ben impressi i luoghi sacri. La prima menzione ufficiale del borgo di Loro risale ad un documento del 1059 con il quale i Conti Guidi concedevano in subfeudo il locale castello signorile al nobile Ugo, probabilmente esponente della famiglia degli Ubertini. Documenti di poco successivi dimostrano come la zona fosse oggetto di discreto interesse dei potentati locali, ivi compreso il Vescovo di Arezzo.
Nel 1293 la Repubblica Fiorentina assunse il controllo diretto del borgo e delle terre vicine. L'inserimento della comunità lorese nel dispositivo militare-commerciale di Firenze produsse un generale sviluppo urbano ed un aumento degli investimenti, operato soprattutto da ricchi cittadini fiorentini ed aretini. I primi statuti ufficiali della comunità di Loro risalgono al 1462.
Simboli
La pianta d'alloro dà origine al nome del paese ed è presente nello stemma civico.
«Campo di cielo, a tre piante di alloro, sostenute da tre colline verdeggianti.»
Il gonfalone è un drappo partito di verde e di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Pieve di San Pietro a Gropina, risalente al XII secolo e dichiarata monumento nazionale
- Badia di Sant'Andrea a Loro Ciuffenna
- Chiesa di Santa Maria Assunta a Loro Ciuffenna
- Basilica di Nostra Signora dell'Umiltà a Loro Ciuffenna
- Chiesa della Compagnia del Corpus Domini a Loro Ciuffenna
- santuario di Santa Maria delle Grazie (Oratorio di San Giuseppe) a Malva
- chiesa di Santa Maria Assunta a Poggio di Loro
- chiesa di Santa Maria a Querceto
- chiesa di Santa Lucia a Sagona
- pieve di San Giustino a San Giustino Valdarno
- cappella della Vergine Maria situata in via Alessandro Marchese del Borro a San Giustino Valdarno
- cappella Casa d'Agna, che si trova all'interno dell'omonima azienda agricola, situata nei pressi di San Giustino Valdarno
- chiesa di Santa Maria Assunta a Faeto
- ruderi della Maestà di Caneto, situata nei pressi del madonnino di Pratovalle, documentata già nel XVIII secolo
- chiesa di Santa Lucia a Pratovalle, chiesa neoclassica costruita nel XVIII secolo
- ex chiesa della Vecchia Compagnia a Pratovalle, chiesa sconsacrata costruita nel XVII secolo
- chiesa di San Iacopo a Modine
- oratorio di Santa Maria a Gorgiti
- cappella Forzoni - Accolti a Casamona
- chiesa di San Salvatore e Sant'Angelo a Chiassaia
- chiesa di San Biagio a Il Borro
- cappella adiacente al giardino rinascimentale antistante la villa padronale de Il Borro
- ex oratorio di Santa Maria Maddalena a Il Borro
- cappella di San Rocco a San Clemente in Valle
- Chiesa dei Santi Fabiano e sebastiano a Traiana, che molto probabilmente conservava, fino al Settecento una pala d'altare, opera di Neri di Bicci raffigurante l'Assunzione della Vergine con i santi Fabiano, Sebastiano, Tommaso, Angeli e il committente, realizzata tra 1475 e 1485, oggi nella chiesa di Faeto.
Architetture civili
Nel territorio lorese sono presenti vari mulini ad acqua:
- Il mulino ad acqua del capoluogo, ancora funzionante, viene utilizzato anche in occasione della macinazione per la farina di castagne, prodotto tipico del luogo. Costruito presumibilmente intorno all'anno 1100[senza fonte], si caratterizza per essere stato edificato su uno scoglio lungo il torrente Ciuffenna, con il pregio di trovarsi nel centro storico del paese. La parte più antica del borgo conserva ancora le tipiche caratteristiche medievali e un ponte romano poi riadattato nel medioevo;
- Lungo il corso del torrente Agna di Pratovalle sono presenti i seguenti mulini ad acqua:
- - Pratovalle:
- - - un documento del 6 luglio 1240 del monastero di Santa Trinità in Alpe testimonia la costruzione del vecchio mulino di Pratovalle: l'abate don Guido attribuì al rettore della chiesa di Santa Maria di Faeto «l'uso dell'acqua e della ripa del fiumicello Agna ad oggetto di edificarvi un mulino di pertinenza della chiesa predetta».[27] Il mulino risulta essere stato restaurato nel 1682, stando agli atti del comune di Anciolina cui Pratovalle dal XVI secolo in poi apparteneva; nel 1710 era gestito da Antonio Forzoni, proprietario dell'omonimo palazzo in Casamona, che fece scalpellare a sue spese le nuove macine.
- - - alla fine del XIX secolo fu costruito il nuovo mulino, che rimase attivo fino all'inizio degli anni cinquanta del Novecentoche fu successivamente convertito in abitazione privata e che ne conserva ancora la vecchia gora;
- - San Giustino Valdarno:
- - - In via Alessandro Marchese del Borro si trova un antico mulino oggi trasformato in abitazioni private, la cui presenza è documentata almeno nel 1765;
- - - all'esterno del nucleo abitato, accessibile da via Martiri dell'Oreno, nei pressi di villa la Grotta, si trova un antico mulino di cui è visibile la gora.
Lungo il sentiero CAI 39, fra questo Pratovalle e Roveraia, paese fantasma che si trova nei suoi pressi, è presente il ponte di Annibale, antico ponte la cui presenza è documentata fin dal 1765[32] su cui è passato Annibale nel 217 a.C.
Borghi fantasma
Nei pressi di Pratovalle si trova il borgo fantasma di Roveraia.
Vigna delle Sanzioni
Il Vigneto Storico Monumentale "Vigna delle Sanzioni" si trova a 3 chilometri dal centro storico, lungo l'antica strada dei Setteponti[37], e costituisce una delle opere agrarie italiane più rilevanti del primo '900.